Primavera: 5 consigli contro la stanchezza

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donna che sbadiglia davanti ai libri

Con l’arrivo della Primavera la Natura si “risveglia”, le giornate iniziano ad allungarsi, le temperature sono più miti e inizia un nuovo ciclo biologico.

Tuttavia questi cambiamenti causano in molte persone stanchezza, difficoltà a concentrarsi, squilibri dei ritmi di vita e negli stili alimentari.

 

La Primavera è sinonimo di “rinascita”, ma io mi sento stanco. Cosa mi succede?

Niente paura! Nel passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile il nostro corpo è sottoposto a cambiamenti dovuti ad una sorta di “adattamento” alla nuova stagione seguendo i ritmi naturali allo stesso modo con i quali li seguono le piante e tutti gli altri esseri viventi sulla Terra.

Come avviene il cambiamento

Così come la Natura, in un certo senso, ci ha “programmati”, le nostre energie si mobilitano nuovamente tendendo ad andare verso l’esterno, potenziando i processi di rinnovamento e di riproduzione.

Sai che nel nostro emisfero terrestre la primavera è la stagione della massima fertilità e avviene il maggior numero di concepimenti?

Cosa cambia nel corpo

Con la bella stagione nel nostro organismo c’è la tendenza all’aumento della sintesi delle proteine nei tessuti come le ossa, i muscoli, la pelle.

Anche i capelli presentano un aspetto migliore rispetto alla stagione passata, seppure c’è la percezione di una “maggiore perdita” che è causata dal rinnovamento.

In genere si riducono le esigenze energetiche a causa dell’aumento delle temperature e quindi una diminuzione nel “desiderio di zuccheri”; questi vengono così meglio utilizzati.

Gli sbalzi di temperatura tipici della stagione primaverile, insieme alla mutevolezza del clima, favoriscono la circolazione e accelerano il ricambio delle cellule.

Bisogna prendere in modo positivo i segnali inviati dal nostro corpo, in quanto il nostro organismo subisce una vera e propria “rivoluzione” per questo adattamento. Assecondiamo questi cambiamenti seguendo i ritmi della Natura.

Cosa possiamo fare per questa stanchezza

Il consiglio più utile è di approfittare di questi “segnali” per dedicare più tempo a se stessi. La strategia migliore è quella di prendersi cura della propria persona, assecondando le proprie passioni: vero e proprio toccasana per contrastare stress e irritabilità.

alberi di mandorlo                           

 5 consigli utili

  1. È buona norma svolgere una leggera attività fisica (30/40 minuti potrebbero bastare) per scaricare le tensioni.
  2. Seguire un regime alimentare equilibrato scegliendo cibi ad alto valore energetico ed eliminando il più possibile quelli che vengono definiti “junk food” che affaticano l’organismo.
  3. Bere acqua a sufficienza per favorire il drenaggio delle scorie accumulate durante l’inverno (almeno 2-3 litri).
  4. Scegliere un abbigliamento adatto. Un consiglio è quello di vestirsi “a strati”, in modo da affrontare meglio gli sbalzi di temperatura che in questo periodo si possono verificare anche nel corso della stessa giornata.
  5. Assecondare l’esigenza del riposo durante le proprie attività e favorirsi un buon sonno ristoratore eventualmente con tisane rilassanti.

Una proposta di tisana rilassante

  • Passiflora……………………………40%
  • Melissa………………………………20%
  • .Camomilla…………………………. 20%
  • Finocchio frutti………………………20%

Prepara l’infuso versando 200 ml circa di acqua calda su un cucchiaio di questa miscela e lasciando riposare per 10/15 minuti. Filtrare e bere in special modo alla sera prima di andare a dormire. Se necessario prepararsene una anche durante il giorno. Se il sapore non fosse gradito aggiungere un mezzo cucchiaino di miele (acacia o tiglio).

Le piante che possono aiutarci nella stanchezza

La stanchezza promaverile non è una malattia, ma piuttosto un disturbo periodico naturale. Qui ci possono venire in aiuto le piante.

Alcune di queste hanno caratteristiche adattogene cioè in grado di favorire un’azione aspecifica favorendo stimoli di diversa natura nei confronti dell’intero organismo e non alterando, se non in modo minimo, le funzioni fisiologiche.

7 Piante adatte per lo stato di spossatezza

  1. Il Rosmarino. È una pianta utilissima in cucina date le sue proprietà adatte a conferire sapore ai cibi e non solo. Ha la caratteristica di stimolare le ghiandole surrenali ridando energia e rivitalizzando tutte le funzioni vitali, comprese quelle cerebrali. Si può assumere in infuso anche più volte al giorno.
  2. Il Ginseng. Il suo nome scientifico è:” Panax Ginseng” ed è davvero considerato una sorta di panacea nella fitoterapia. Ha proprietà immunostimolanti e anti-stress con una forte azione tonica. Stimola il sistema nervoso per cui è bene astenersene se si hanno disturbi tipo ipertensione o compromissioni cardiache. Nell’utilizzo comunque non superare i 2 mesi. Prudenza nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento. Si può assumere in capsule.
  3. L‘Eleuterococco. Insieme al ginseng ne condivide l’azione adattogena e immunostimolante, con minori effetti collaterali. Buona azione nella modulazione del sistema immunitario e risulta molto adatto alla prevenzione nei disturbi di carattere influenzale, suggerito per il superamento di stati convalescenziali. E’ reperibile anch’esso in capsule.
  4. Il Guaranà. Pianta ad azione stimolante che permette di vincere l’astenia grazie al suo alto contenuto di caffeina che promuove l’azione tonica a livello del sistema nervoso centrale garantendo anche un’elevata resistenza alla fatica fisica. In America Centrale dove ha origine è molto utilizzata dai lavoratori con mansioni pesanti. Meglio assumerlo al mattino ed è sconsigliato in quelle persone con problematiche di natura cardiovascolare. La caffeina in esso contenuta viene rilasciata in modo graduale evitando così i picchi ematici che risultano tossici nel caso del caffé.
  5. La Rhodiola. Anche detta “radice dorata” era utilizzata anche ai tempi dei Vichinghi essendo tipica dei climi del Nord Europa. Contrasta la fatica sia fisica che mentale, è quindi utile durante situazioni si stress acuto. Sostiene la memoria e migliora la concentrazione. Migliora l’umore in quanto agisce sul metabolismo della serotonina considerato l’ormone della felicità. Meglio utilizzare anche questa pianta per periodi relativamente brevi pur non avendo essa grandi controindicazioni anche in soggetti con patologie importanti come le cardiopatie.
  6. La Maca. Tonico ed energizzante originaria delle alte cime della catena montuosa delle Ande. E’ un vero e proprio 2super-food” e le popolazioni locale peruviane lo considerano un afrodisiaco. Ha proprietà adatte alla resistenza alla fatica e gli antichi Incas lo davano come cibo ai loro guerrieri più valorosi per rafforzare le loro capacità nei combattimento.
  7. Il Mate o “Yerba Mate”.   E’ considerata la bevanda nazionale dell’Argentina. E’ una vera e propria arte la sua preparazione in infuso ed esistono attrezzature adatte a questo scopo. Contiene buone quantità di caffeina a lento rilascio e le popolazioni che se ne avvalgono lo utilizzano per combattere la fame. E’ di aiuto nelle emicranie. Particolare attenzione alle grosse quantità che possono provocare indesiderati effetti lassativi. Ricchissimo in sali minerali e vitamine prontamente assimilabili.

Ultimo consiglio, ma non per importanza.

In questo periodo è fondamentale avere un atteggiamento mentale positivo, oltretutto ci si prepara simbolicamente ad una “rinascita”, quindi niente lamenti inutili. Il “qui e ora” mai come in questo periodo può diventare il nostro “mantra”.

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