Eliminare le incertezze con 3 presupposizioni

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Conosci le presupposizioni? Sono fonti di nutrimento buono, alle quali è possibile accedere quando c’è bisogno e che permette di diventare più consapevoli delle nostre scelte, sentirsi più sicuri, capaci e forti!

Da quando apriamo gli occhi al mattino, a quando ci corichiamo alla sera siamo, siamo chiamati ad operare piccole o grandi scelte. Dal vestito da indossare per la riunione lavorativa, al decidere se affrontare la questione in sospeso col collega.

Ma spesso non ci rendiamo conto da quali presupposti siamo guidati nelle nostre scelte. Siamo così abituati ad utilizzarli, a darli per buoni, veri e certi, che li diamo per scontati.

Sono credenze e convinzioni che orientano il nostro agire e determinano il giudizio che diamo agli effetti delle nostre azioni.

E quando non si conosce e non si è consapevoli di una parte di noi ci si sente in balia degli eventi, insicuri, inadeguati, incapaci, spesso impotenti.

Grazie alle presupposizioni è possibile individuare quali credenze e convinzioni guidano il nostro agire e soprattutto si possono cambiare, quando non risultano funzionali alla nostra crescita e al nostro benessere!

La PNL (Neuro Programmazione Linguistica) ha chiamato questi presupposti “presupposizioni di base” e ne ha estrapolate 11 tra le più significative.

Sono come 11 cartelli stradali che possiamo accendere nella nostra mente e dai quali possiamo farci guidare nel fare le scelte più funzionali per noi. Le presupposizioni aumentano la nostra consapevolezza e danno maggior senso e valore alle nostre scelte, portandoci piano piano, ad acquisire uno stile positivo di percezione della realtà e una capacità di scelta dei comportamenti, più orientati al benessere.

Delle 11 Presupposizioni di base proposte dalla PNL, ne ho scelte tre, tra quelle che ho sperimentato essere più potenti nel permetterci di uscire da situazioni di stallo, impasse, impotenza.

“Mente e corpo fanno parte dello stesso sistema”

In un sistema, ogni elemento che lo compone influenza gli altri. Noi esseri umani funzioniamo come un sistema, pertanto è fondamentale allenare la nostra consapevolezza nel percepire come stiamo nel corpo e nella mente, prima di fare o dire qualcosa. Se il corpo non è in buone condizioni – se non sono riposato, se sono affamato – questo influenzerà lo stato d’animo e i pensieri della mente. Viceversa se sono distratto dal pensiero di dover fare dell’altro, o se mi sto ripetendo che non ce la farò, anche le capacità fisiche ne verranno influenzate negativamente.

Porsi le domande “Come sto?” – “Sono nelle condizioni di agire al meglio per il risultato che voglio?” – “Posso fare qualcosa ora, per migliorare il benessere del corpo (bere, mangiare un alimento funzionale, riposarmi, agire sul respiro) o il benessere del mente (visualizzare i risultato che voglio ottenere, recuperare esperienze pregresse che aumentino la consapevolezza delle mie capacità)?”, diventa strategico per aumentare la possibilità di agire consapevolmente per ottenere il miglior risultato possibile.

Questi interventi permettono di avere una consapevolezza e un controllo maggiore delle proprie azioni. E se non è possibile agire nel momento, si è comunque in grado di dare il giusto valore e significato al risultato ottenuto: “Ho fatto del mio meglio sapendo che ero stanco e nervoso. La prossima volta posso arrivare più in forma e fare meglio”.

“Non c’è fallimento, ma solo risultati”

Anche quando la mia scelta mi porta a commettere degli sbagli, se divento capace di imparare da quell’errore, non lo posso definire un fallimento, ma un’occasione di apprendimento, una conoscenza in più per non ripetere lo stesso sbaglio.

Tutte le persone che hanno raggiunto risultati eccezionali nei diversi campi dell’esperienza umana, artistici, scientifici, sportivi, spirituali, raccontano di hanno commesso infiniti errori.

La differenza sta nel non considerare l’errore un fallimento, ma una fonte di apprendimento. Seppur dispiaciuti per non aver raggiunto il risultato sperato, non viene intaccata l’autostima e la volontà di procedere verso l’obiettivo che ci si è posti!

“Cambiare la percezione della realtà”

Quando non posso cambiare la realtà che mi genera sofferenza, posso cambiare la mia percezione della realtà.

Non è in mio potere cambiare i fatti che mi accadono o le persone che mi circondano. Ma è mio potere decidere dove indirizzare la mia attenzione per generare in me la motivazione, la forza, la determinazione di lasciar andare ciò che mi ostacola o mi intossica.

È una competenza che pochi hanno in dono fin dalla nascita, ma che tutti possono acquisire. Va richiamata alla mente, sperimentata e allenata quotidianamente è uno strumento potentissimo, apre le strade del possibile e rende la persona luminosa.

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