Gli Archetipi come strumento di crescita. Come identificare dentro di te i 12 archetipi maschili.

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uomini

In ognuno di noi ci sono degli archetipi, dei modelli, che guidano le nostre azioni e comportamenti. Conoscere bene questi modelli può aiutarci a identificare la personalità e il comportamento di chi ci circonda, ma anche a scoprire qualcosa in più di noi stessi. È importante ricordare che possiamo essere dominati da un singolo archetipo predominante in un dato momento della vita, ma che in realtà sono tutti presenti in noi in differente misura. Non possiamo escluderne nessuno, né maschile, né femminile perché, come dice il poeta portoghese Fernando Pessoa, siamo una “sola moltitudine”.

archetipoChe cos’è un archetipo?

Una domanda alla quale spesso non si sa rispondere. In poche parole, l’archetipo è l’espressione dei nostri sé che si rivelano attraverso il nostro carattere. Secondo la psicologia archetipica, la mitologia ci offre l’opportunità di guardare dentro di noi attraverso le storie narrate. L’archetipo è dunque il “modello originale” dal quale deriva tutto il resto: persone, oggetti, concetti. In questo articolo in particolare, vi parlo degli archetipi maschili.

Secondo una delle più grandi psicoterapeute viventi Jean Bolen, che ha descritto in maniera efficace i diversi archetipi che ci guidano e Carl Gustav Jung, pioniere della psicologia del profondo, dice che gli esseri umani agiscono con sub-personalità forti ed assertive, tese all’affermazione del sé e al compimento di un obiettivo. Questo interiore femminile e maschile genera un’energia attiva e veloce, educata a “funzionare” e a rimuovere gli ostacoli che si presentano nella vita e nello specifico archetipo maschile usando chiarezza e forza passionale. Le sub-personalità del maschile e femminile interiore sono connesse agli emisferi cerebrali destro e sinistro ai quali sono collegate una serie di attività e comportamenti. Jung chiama “Animus” l’aspetto maschile inconscio della psiche femminile, che porta alla donna anche le qualità che possono sostenerla nella realizzazione dei suoi sogni.

Quindi possiamo affermare che:

“l’archetipo è una sorta di “DNA psichico” che ci offre l’opportunità di guardare dentro di noi attraverso le storie narrate.”

L’archetipo nei simboli

Le figure attraverso cui l’archetipo del maschile veicola i suoi valori nella vita sono: il padre, l’eroe, lo sportivo, Dio, il re, il patriarca, il prete, il Papa, il cavaliere, l’eremita, il militare, mentre il polo legato all’ombra e agli aspetti negativi produrrà: lo stregone, l’assassino, il tiranno, il diavolo, l’uomo nero, il vampiro, l’orco, il serial killer, il dittatore, il pedofilo.

L’archetipo nei sogni

L’archetipo del maschile nei sogni si incarna nelle immagini di uomini sconosciuti, che indicano la necessità, per il sognatore, di “muoversi” (fare, prendere decisioni, portare a compimento ecc.) ed integrare aspetti legati all’azione o al ruolo rappresentato, oppure viene suggerito dai simboli della spada, dello scettro, del sole, del minareto, della torre, nei simboli fallici che penetrano ed invadono, che riempiono, che coprono.

L’equilibrio con l’archetipo del femminile

L’archetipo del maschile è legato al suo opposto, l’archetipo del femminile, che lo equilibra e lo completa.

Accade allora che se il femminile intuisce, il maschile realizza, se il femminile dà una direzione, il maschile la percorre fino in fondo.

È in questa felice armonia che il femminile “sente” ed il maschile “sa”, che il femminile dice: Come stai? E il maschile replica: Cosa fai? 

Gli Dei dentro all’archetipo

Il mondo delle divinità greche, con le sue vicende leggendarie e i suoi miti, non è morto per sempre, ma tuttora esercita su di noi un forte influsso grazie al suo potere archetipico. Per l’uomo contemporaneo, i miti degli dèi dell’Olimpo sono ancora uno specchio in cui può leggere un’immagine della sua psiche e capire il senso della sua sofferenza profonda, della scissione che ha dovuto produrre in sé stesso per corrispondere alle aspettative del mondo esterno. Ecco gli dèi che caratterizzano gli archetipi maschili:

divinità grecaZeus – Volontà e Potere

Poseidone – Emozione e istinto

Ade – L’invisibile

Ares – Corpo e impulso,

Ermes – Intelligente e sfuggente

Apollo – Ragione e distanza

Efesto – Inventore solitario

Ecco allora una breve descrizione dei 12 archetipi maschili e dei rispettivi personaggi che li incarnano, prova a riconoscere ognuno di loro dentro te stesso e nelle tue azioni quotidiane.

1. Il Saggio/Saturno

Tale archetipo «appare nei sogni come mago, medico, sacerdote, maestro, professore, uomo o persona comunque autorevole». Esso rappresenta colui che ha l’intelligenza di capire sé stesso e il mondo. È uno spirito libero che fa del proprio pensiero, dell’intelletto e della conoscenza la sua principale ragione di essere.

2. L’Innocente/Poseidone

Impetuoso nelle proprie emozioni, è spesso ottimista e cerca la felicità, ma è preda dell’istintualità e delle sue passioni e può esserne sopraffatto oppure trovare il modo di esprimerle con creatività. È Poseidone, l’archetipo maschile dell’emozione e dell’istinto, colui che vede sempre il lato positivo delle cose e prova soddisfazione del prestare soccorso a chi ne ha bisogno. L’innocente è fatto per compiacere chi lo circonda e desidera essere riconosciuto dagli altri.

l'esploratore3. L’esploratore/Ermes

Ermes è l’archetipo che rimanda alla capacità di comunicare e, cogliendo le opportunità, sa mettere in connessione aspetti diversi. L’uomo in cui questo archetipo si presenta, è sempre in movimento, non mette mai radici. È, di fatto, il viaggiatore l’esploratore che sceglie sempre la strada meno battuta, senza mai definire il suo viaggio, sempre aperto alla novità e all’avventura. Egli è sempre a caccia di nuove scoperte.

4. Il leader/Ares

Ares è l’archetipo connesso all’istintualità delle passioni. L’uomo in cui quest’energia predomina tenderà a reagire istintivamente, “qui e ora”, senza preoccuparsi delle conseguenze: è colui deve sempre stabilire le regole del gioco. Amante focoso, è forte, stabile e sensibile all’eccellenza ma a volte impone la legge e l’ordine attorno a sé, anche usando la violenza. È l’archetipo legato al potere.

5. Il creatore/Efesto

Efesto è l’archetipo maschile con un estremo bisogno di libertà, che incarna il “genio creativo” attraverso il “fare”. È colui che ama lasciare il segno. Il lavoro, artigianale o artistico, è la sua “fucina” emotiva. È divertente, anticonformista e autonomo. Il suo genio è immenso e la sua immaginazione non ha limiti. A volte, può rivelarsi volubile e iperattivo.

il padre6. L’angelo custode/Michele Arcangelo

L’angelo custode è l’archetipo del dare e dell’accudire, è il Padre Interiore che ci nutre, sostiene e accudisce, nei casi più estremi può arrivare al sacrificio in difesa della vita o della collettività.
Questo archetipo si manifesta in modo lampante, nel genitore premuroso alla crescita sana del figlio e alla protezione del suo territorio, affinché cresca sano in un luogo sicuro. L’angelo si prende cura dei nostri bisogni, del nostro bambino interiore.

7. Il Mago/Ade

Ade è l’archetipo maschile del mondo sotterraneo della psiche, quell’energia che consente di contattare l’inconscio personale e collettivo: i contenuti “ombra” della personalità, quegli aspetti che sono stati rimossi o mai pienamente espressi nel mondo cosciente. È in grado di rivolgersi all’universo, a Dio, di entrare in dialogo con il sacro presente nella realtà.

8. L’Eroe/ Zeus

Zeus è indubbiamente l’archetipo del “maschio alfa” è il leader che detiene il potere. Zeus racchiude quegli aspetti del maschile spesso stereotipati e assolutizzati che ogni uomo dovrebbe invece poter incontrare e integrare con la propria natura più autentica. Ha una straordinaria vitalità, tantissimo coraggio e una grande resistenza.

9. Il Distruttore/Plutone

È l’archetipo della metamorfosi che agisce tramite l’abbandono, il tradimento. Ama l’evoluzione e la crescita personale. Il distruttore è colui che è in grado di avviare il processo di risveglio e iniziazione.

10. L’innamorato/Eros

l'innamoratoAma l’amore in tutte le sue forme (non solo l’amore romantico) e la sua missione è diffonderlo. Ascolta sempre e soltanto la voce del cuore, è estremamente sensibile. Apprezza le cose belle e raffinate, l’arte, la sensualità.

11. Il Folle/Poseidone

È impetuoso nelle proprie emozioni, spesso preda dell’istintualità delle sue passioni può esserne sopraffatto oppure trovare il modo di esprimerle con creatività. È l’archetipo maschile dell’emozione e dell’istinto. È l’archetipo del “Folle” che ci insegna a ridere di tutto, soprattutto di noi stessi. Il folle è senza maschera, e riesce a strappare via anche quella degli altri.

12. L’Orfano/Urano

L’orfano è l’archetipo della ferita. Vuole che gli altri si prendano cura di lui e, poiché ciò non accade si sente spesso tradito, deluso.

A volte si fa vincere dalla amarezza e dalla disillusione. Egli di solito si avvicina alle persone che gli sono simili. In mezzo alla gente si mostra innocente, ma ha un lato molto cinico.

crea il tuo nuovo inizioConclusioni – Attivare un archetipo

Ognuno di noi ha quindi al suo interno più archetipi, più dèi, più sub-personalità, più “personaggi”, che vanno a costituire il puzzle della nostra anima, e che deve imparare a gestire nel modo più armonico. Ma prima di tutto dobbiamo conoscere gli archetipi attraverso un lavoro di osservazione e analisi, cercando di individuare quello o quelli dominanti, quelli più sviluppati e quelli che necessitano di essere coltivati maggiormente, quelli la cui influenza è più forte e quelle parti da noi rifiutate, non accettate e negate.

“Fare è diventare”

è un detto che esprime molto bene come gli archetipi possano essere evocati o potenziati attraverso determinate attività.

Spesso il problema consta nel non concedersi il tempo di osservare e di sperimentare. Dunque, per imparare a fare qualcosa bisogna esperirlo attraverso il fare. Questo accade in qualsiasi ambito dell’esperienza, compresa la psicologia. Se vogliamo attivare l’archetipo, ad esempio, dobbiamo metterlo in pratica nel quotidiano a partire dalle piccole azioni, quelle che apparentemente posso sembrarci banali.

Antonio

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