Quanto spesso il concetto di libertà è influenzato dalla nostra identità? La libertà è uno dei bisogni più importanti dell’essere umano. Abbiamo la straordinaria opportunità di viverla ogni giorno, ma è davvero così?
Libertà e identità sono due concetti che difficilmente possono stare insieme. Nel momento in cui definiamo la nostra identità, cristallizzandola in una descrizione, ci precludiamo la possibilità di andare oltre i nostri confini e di essere qualcun altro, compreso chi abbiamo sempre desiderato essere.
Nella parola libertà ci sono tantissimi significati che possono essere importanti motori che ci portano oltre i confini della nostra identità. Per poterlo fare dobbiamo avere il coraggio di credere che oltre a quei confini ci sia qualcosa di buono per noi.
Sappiamo bene che l’essere umano, per sua natura, “se non vede non crede”!
In altre parole, ci creiamo delle metastorie che confermano in continuazione quello in cui crediamo. Così ci allontaniamo dalla possibilità di osservare noi stessi e il mondo che ci circonda senza alcuna forma di giudizio.
Quello di abbattere i confini del giudizio e del pregiudizio è uno dei lavori più profondi che l’essere umano è chiamato a fare su sé stesso.
Le esperienze che maturiamo nella vita di tutti i giorni, ci danno dei punti di riferimento rispetto al mondo esterno. Da un lato ci aiutano a capire dove siamo, dall’altro lato ogni volta che seguiamo questi punti di riferimento, non facciamo altro che sovrascrivere ancora di più le nostre credenze e convinzioni. Queste ci incatenano all’immagine di noi stessi, che ci siamo cuciti addosso e che restituiamo al mondo.
Il confine tra libertà e identità, quindi, è talmente sottile che diventa subdolo. Ogni volta che io mi definisco in un’identità, mi allontano dal poter essere libero!
Come avvicinarsi alla libertà?
Credo che ogni tanto perdere il senso della propria identità doni la straordinaria possibilità di vivere qualcosa di nuovo. Qualcosa che è al di là di quello che hai sempre conosciuto.
Per farlo è importante prendere consapevolezza dei propri confini e di fare in modo che questi, per lo meno, non interferiscano con il nostro benessere psico-fisico-emotivo.
Un altro consiglio, alla luce di tutto quello che ci siamo detti finora, è:
Alimenta il beneficio del dubbio, lasciati cullare dal tuo lato ombra, quello che tieni nascosto, andando contro, se necessario, a quei valori che ti spingono a comportarti in un determinato modo piuttosto che in un altro nella quotidianità.
Il beneficio del dubbio è qualcosa che ci consente di avvicinarci alla libertà, sapendo che ogni volta che esprimiamo una libertà, probabilmente ci allontaniamo dal concetto stesso di libertà.
Quali sono i valori, quali le credenze e convinzioni limitanti che hai messo in atto per soddisfare i tuoi bisogni?
Nella distinzione tra identità e libertà è bene dire che il concetto di identità ci allontana dal poter esprimere e sentire davvero la libertà, ovvero l’assenza di confini.
La libertà di poterla pensare in modo diverso, la libertà di non dover cercare ovunque conferme a quello in cui crediamo.
La libertà di poter amare, senza dover necessariamente generare la compravendita dell’amore: “io faccio, se tu fai…”
Il fatto di potersi esprimere con sincerità e allo stesso tempo la tranquillità di pensare, di sentire e di essere accettati per quello che si esprime e si pensa: questo significa liberarsi dal giudizio e dal pregiudizio!
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