I loop di pensiero: cosa sono e come disinnescarli

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Cosa sono i loop di pensiero

Sarà capitato anche a te, in alcuni momenti della tua giornata, di trovarti ad essere immerso in un vortice di pensieri e emozioni non funzionali al tuo benessere psico-fisico-emozionale.

Vortici emozionali che ci rapiscono e ci impediscono di vivere la nostra meravigliosa vita.

Ma come si creano i loop di pensiero e qual è la modalità attraverso la quale possiamo intercettarli e interagire con loro?

O, in alternativa, come possiamo generarne altri più funzionali per le nostre vite?

Sarà capitato anche a te di sentirti confuso...

La maggior parte delle volte, i loop di pensiero vengono generati dalla nostra mente in maniera inconsapevole e inconscia.

A scatenarli sono i cosiddetti trigger (=input) ovvero uno o più elementi che arrivano alla nostra mente attraverso i 5 sensi e che, evocandoci qualcosa, catturano la nostra attenzione.

L’innesco positivo

Poniamo il caso che io sia assorto in un’attività e improvvisamente senta un determinato profumo che cattura la mia attenzione, ricordandomi una mia fidanzata del passato, con la quale ho passato dei bei momenti, oppure la nonna che mi cucinava un determinato cibo.

Ecco che quel profumo genera in me una sensazione positiva a livello emozionale, come gioia, nostalgia, serenità…

Questa emozione impatta subito a livello cerebrale, portandomi a vedere internamente dei fotogrammi del mio passato che a loro volta generano altri pensieri…in questo caso positivi!

Il caso disfunzionale

Più spesso quello che si innesca è un loop disfunzionale, ad esempio, quando mi sveglio la mattina sentendomi già inadeguato rispetto a qualcosa che dovrò fare nell’arco della giornata e che il solo pensiero mi dà noia.

Il senso di inadeguatezza si trasforma in uno stato emozionale, che genererà a sua volta una serie di input interni, che mi porteranno ad avere una serie di pensieri che creano la cosiddetta attenzione selettiva.

Cos’è attenzione selettiva?

L’attenzione selettiva è quando osservo il mondo che mi circonda selettivamente, catturando solo quegli stimoli e quei segnali che andranno a confermare il mio input iniziale.

Se mi sono svegliato con la sensazione di essere inadeguato, l’attenzione selettiva andrà a sostenere il fatto che è giusto che io mi senta così, perché lo sono.

Ecco un altro esempio pratico.

Se ora ti chiedessi di contare tutte le cose nere che ci sono attorno a te, tempo tecnico qualche secondo, mi sapresti dire il numero esatto di cose nere, ma se subito dopo ti chiedessi quante cose bianche ci sono, tu non mi sapresti rispondere, perché hai dedicato tutta la tua attenzione alle cose nere!

Quando io osservo selettivamente, in questo caso il nero, non vuole dir che non siano presenti cose bianche intorno a me, ma che non le osservo, semplicemente perché l’input che mi è stato dato a monte era di contare le cose di colore nero!

Il meccanismo dell’attenzione selettiva funziona proprio così, ovvero va a convalidare la sensazione iniziale che mi è scaturita dall’input – esterno o interno – quindi se parliamo di loop disfunzionale, sarò portato a credere di essere sfortunato, incompreso e inadeguato.

Questo circuito si auto-alimenta e col tempo il vortice di pensiero si consoliderà sempre di più diventando automatico.

Significa che non avrò più coscienza dell’innesco e mi troverò invischiato in un determinato meccanismo senza sapere come uscirne!

Verrò portato letteralmente giù in profondità e quindi non sarò più libero di vivere una vita appagante, a causa di una serie di credenze e convinzioni limitanti, generate e sostenute dai loop.

Tre passi per uscire dal loop

  1. Che cos’è che ha attivato il loop?

Renditi consapevole di cos’ha innescato in te un loop di pensiero disfunzionale!

Non è una domanda scontata, perché la maggior parte della nostra attività quotidiana è cosciente (abbiamo la capacità di conoscere noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda), ma non necessariamente siamo consapevoli di cosa stiamo vivendo in quel momento, di come lo stiamo elaborando, di cosa stiamo pensando e come ci stiamo sentendo.

Spesso non siamo consapevoli, spesso siamo vittime rapite dai nostri stessi pensieri. Invece io ti chiedo di RENDERTI consapevole dei tuoi loop di pensiero. Come? Fermandoti a respirare e chiedendoti da che cosa sIano stati innescati!

 

Facendomi delle domande al riguardo, mi pongo già in una modalità di interruzione del loop.

È chiaro che questa analisi la posso fare anche a posteriori, dopo che ci sono entrato nel loop, magari inizialmente è un po’ difficoltoso perché non siamo abituati, ma è fondamentale provarci!

  1. Come ti sei sentito subito dopo?

Ti invito ad avere un quaderno dove tenere traccia dei tuoi trigger, ovvero degli input che ti hanno generato quelle sensazioni e quei pensieri.

Mi sono sentito triste, frustrato, arrabbiato… qualsiasi tipologia di sensazione, scrivila!

Dove l’hai sentito nel corpo? Nella gola, nella pancia, nella testa, diffuso dappertutto?

La consapevolezza del trigger passa anche dalla consapevolezza del corpo. Sono due consapevolezze importanti. Solo per il fatto di arrivare a comprenderle, ti mettono in un altro stato mentale!

Inizierai a prendere le distanze da quel loop, perché quando prendi consapevolezza il loop si blocca! Quando lo lasci andare senza intercettarlo, al contrario, il loop si autoalimenta.

  1. Ascoltati!

Noi siamo fatti di più parti, ognuna delle quali ha vissuto situazioni emotivamente significative, nelle quali magari ha provato dolore. Nel tempo ci allontaniamo da quelle parti di noi che ci hanno fatto soffrire, perché matematicamente il dolore fa male e ce ne allontaniamo. Nel tentativo di attuare questa rimozione, abbiamo generato una nuova parte di noi, senza renderci conto che quella vecchia è rimasta in disparte, continuando a vivere di vita propria. Quindi quando si genera il loop pensiero c’è qualche vecchia parte di me che chiede attenzioni e a fare domande: ascoltale!

4. Inizia ad attivare un dialogo interno con la parte di te che hanno alimentato il loop.

Questi i 4 passaggi ti daranno la possibilità di disinnescare l’attenzione selettiva riuscendo così a bloccare o gestire il loop!

Se ti impegnerai con assiduità in questo processo di intercettazione ne otterrai grande beneficio!

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