Come smettere di procrastinare in 5 passi

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donna e cronometro

Il tuo mantra è “Lo faccio domani”? Non ti preoccupare sei in buona compagnia. Rimandare è nella natura umana. Una brutta abitudine che può essere risolta con piccoli trucchi.

Procrastinare per molti è uno stile di vita. L’opzione Lo faccio subito non esiste. Rimandare tutte le piccole incombenze per sostituirle con attività piacevoli o compiti meno urgenti è un classico dei procrastinatori. Non disperate, fa parte della natura umana. Neppure i filosofi e gli scienziati di ogni epoca hanno trovato una soluzione a questa tendenza.

Procrastinazione e blocco psicologico 

Procrastinando, però, si paga un prezzo: panico dell’ultimo momento, insoddisfazione, senso d’inadeguatezza, lavoro malfatto, ansia o ‘miopia temporale’ ovvero visione distorta del proprio futuro.

Quando l’abitudine nel rinviare continuamente si consolida, questa influisce negativamente in altre aree della vita. Ci si ritrova sempre a rimandare l’inizio, il seguito o il completamento di numerose attività. Di conseguenza potranno sorgere problemi sul lavoro, o nella vita sociale influenzando la fiducia che si ha in se stessi e nelle proprie capacità. Se poi il problema della procrastinazione è esteso influenzando la capacità di prendere importanti decisioni potrebbe essere un blocco psicologico dovuto alla paura di decidere o scegliere.

5 Rimedi contro la procrastinazione 

Ecco i 5 trucchi per imparare a limitare l’abitudine a lo faccio dopo e superare la paura:

  1. Identifica le ragioni della procrastinazione.

Spesso rimandare non è altro che un modo per gestire emozioni più profonde:

  • Paura del fallimento: le persone rimandano all’infinito per paura di fallire.
  • Rabbia: è una risposta di fronte a pressioni o aspettative altrui vissute come inaccettabili.
  • Perfezionismo: la persona non si sente in grado di far fronte ad un’attività o un problema finché non è in grado di affrontarlo in maniera perfetta.
  • Paura del successo: si rimanda all’infinito per timore che gli altri si aspettino sempre migliori prestazioni oppure la persona pensa di non meritarselo e quindi vive una sorta di senso di colpa.

Per giustificarci, a volte, ci convinciamo di non essere dell’umore giusto per fare qualcosa. In realtà ci mancano gli strumenti per affrontare paure nascoste.

Cosa fare:

  • Riconosci le emozioni. Diventa consapevole dell’emozione che ti porta a rimandare e dalle un nome. Dopodiché riformula la situazione che ti crea quell’emozione ovvero rivedi il modo in cui la percepisci.
  • Agisci. Concentrati sulla prima azione da fare, non pensare all’obiettivo e falla subito!

 

uomo triste
Spesso procrastinare è un’abitudine che nasconde disagi più profondi

 

2. Impara a gestire il tempo

Spesso la procrastinazione deriva dalla poca consapevolezza su come gestiamo le nostre giornate. Facile arrivare a sera senza aver svolto le attività in programma. Rimandarle al giorno dopo e rinviarle nuovamente. La percezione del tempo è soggettiva. Spesso sbagliamo solo a stabilire il tempo necessario a svolgere le diverse attività. Se impariamo a organizzare il nostro tempo, riusciremo a portare a termine ogni attività.

Cosa Fare:

  • Usa la tecnica del pomodoro. Questa tecnica è utile quando devi affrontare lunghe sessioni di lavoro. In sintesi consiste nel prendere un timer, posizionarlo su 25 minuti (o anche 30), e concentrarsi solo per quel tempo senza distrazioni. Quando il timer suona, fai una pausa di 5 o 10 minuti e poi ricomincia. Non tutto il giorno ma pomodoro dopo pomodoro.
  • Programma momenti di svago. Organizza le tue ore di lavoro e quelle di svago. Fai in modo che il tuo cervello sappia che ci saranno ricompense durante il lavoro. E poi prenditi le pause programmate. Ti aiutano a mantenere una buona qualità di lavoro/studio e a non mollare a metà strada.

3. Immaginati nel futuro.  

Spesso si procrastina perché convinti che in futuro saremo più energici, più risoluti e con meno problemi: questa è utopia – non riusciamo a cambiare così tanto in un arco di tempo ragionevole. Cambiando atteggiamento è possibile migliorare la percezione di se stessi e delle attività da svolgere.

Cosa fare:

  • Visualizza te stesso nel futuro. Possono essere utili 10 minuti giornalieri di visualizzazione del sé del futuro: come sarai vestito? Di che umore sarai? Cosa dirai a quella persona? Forse nulla di tutto ciò è così diverso da quello che potrai fare oggi.
dare la mano
Non prendere un impegno con te stesso pensando che in futuro sarai al meglio per farlo:è utopia

4. Previeni le tentazioni

Ci sarà sempre un contrattempo che ti porterà a voler rimandare.

Cosa fare:

  • Usa la tecnica del “se, allora“. È un modo di definire azioni specifiche – “se uso le scale anziché l’ascensore, allora brucerò calorie a costo zero.” suona meglio di un generico “devo fare le scale per andare in casa“.
  • Elimina le distrazioni. Se la vibrazione del cellulare ti distrae e ti spinge a procrastinare, mettilo muto o allontanalo da te per il tempo necessario. Se quel collega ti influenza negativamente, evitalo. Sembra scontato, ma non lo è.

5. Sii gentile con te stesso.

Paura o sensi di colpa per rimandare continuamente sono un rifugio emotivo da cui è difficile uscire. Rivolgiti a te stesso come faresti con un amico, sii gentile e comprensivo. Ormai è accaduto, non sei né il primo né l’ultimo. Usare un po’ d’indulgenza verso situazioni passate ti aiuterà a snellire il fardello di incertezze che ti blocca, e a concentrarti sul presente.

Cosa fare:

  • Smetti di identificarti con le tue azioni. Tu non sei quello che fai. Un giudizio sul tuo lavoro, non è un giudizio verso di te come persona. Se impari ad accettare le critiche sarà più semplice impegnarti a svolgere compiti e incombenze anche quando non ti senti sicuro di quello che stai facendo. Chiediti: la critica è veramente giustificata? È una critica che mi porta a migliorare o è solo un’intromissione nel mio lavoro?
  • Procedi un passo alla volta. Se hai paura di sbagliare scrivi una bozza di quello che devi fare. In questo modo ti potresti rendere conto che forse ti mancano alcuni elementi per completare il lavoro al meglio. Ma se è una cosa di cui ti devi occupare, allora fallo. Tieni presente che l’unico che si aspetta da te la perfezione, sei tu stesso.

Qualunque siano le cause che provocano la procrastinazione, rimandare una decisione è una decisione. Procrastinare significa compiere una scelta.

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